Dai metodi tradizionali di costificazione all’Activity Based Costing: i perché di un cambiamento necessario
Il metodo tradizionale di quantificazione dei costi del prodotto (full costing, direct costing, …) pone al centro dell’attenzione del controller il prodotto.
Il metodo tradizionale di quantificazione dei costi del prodotto (full costing, direct costing, …) pone al centro dell’attenzione del controller il prodotto. Questa metodologia, diversamente declinata, era ed è certamente valida in quelle realtà (attualmente sempre meno numerose) dove ancora permane una produzione in serie con poche o nessuna variante.
Tralasciando altre considerazioni su possibili errori nell’attribuzione dei cosiddetti costi indiretti, vorrei porre l’attenzione sulla realtà attuale: la maggior parte delle attività che ogni operatore economico pone in atto sono rivolte a soddisfare le richieste del cliente e la sua gestione.
Il costo di quel prodotto per quel cliente può assorbire risorse molto diverse, in termini di tempo/risorse interne coinvolte, pur nella fornitura di prodotti anche simili. È quindi necessario spostare l’attenzione dal prodotto alle attività che devo svolgere per fornire il cliente.
Tale approccio pone al centro il cliente anche sotto l’aspetto dell’attribuzione dei costi.
La visuale si sposta dal CENTRO DI COSTO alle ATTIVITÀ; da DOVE posiziono il costo al PERCHÉ pongo in atto determinate attività.
Prendere coscienza del legame tra attività e costi consente quindi un migliore controllo dei risultati.
(Liberamente tratto da A. Bubbio, Calcolo dei costi per attività, Guerini e Associati, 2002)